Ludovico Alfonso de Los Cameros

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Ludovico Alfonso de Los Cameros
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 febbraio 1600 ad Alcalá de los Gazules
Nominato vescovo12 gennaio 1654 da papa Innocenzo X
Consacrato vescovo25 gennaio 1654 dal cardinale Bernardino Spada
Elevato arcivescovo16 ottobre 1656 da papa Alessandro VII
Deceduto26 luglio 1676 (76 anni) a Valencia
 

Luis Alfonso de los Cameros Estrada (Alcalá de los Gazules, 8 febbraio 1600Valencia, 26 luglio 1676) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la sua carriera ecclesiastica come cappellano della Cappella Palatina a Palermo e fu anche vicario generale di quella arcidiocesi.

Su proposta del re Filippo III fu eletto vescovo di Patti e consacrato a Roma il 25 gennaio 1654. A Patti si adoperò per il bene dei fedeli e dei chierici dando stabilità al Seminario diocesano con atto di fondazione del 16 dicembre 1656, rivendicando i diritti del vescovo nell'elezione dei canonici del Capitolo della Cattedrale, vigilando nell'applicazione dei decreti del Concilio di Trento.

Nel 1656 fu trasferito all'arcidiocesi di Monreale che governò fino al 14 maggio 1668 anno in cui fu nominato arcivescovo di Valencia. Prima di partire dalla Sicilia per la nuova sede, distribuì ai poveri quanto possedeva, dando chiara testimonianza di carità sincera.

Morì a Valencia il 26 luglio 1676.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Giardina, Patti e la cronaca del suo vescovato, Siena 1888, pp. 156–158.
  • M. Del Giudice, Descrizione del real tempio e monasterio di Santa Maria Nuova di Monreale. Vite de' suoi arcivescovi, abbati e signori. Col sommario dei privilegj della detta santa chiesa di Gio. Luigi Lello. Ristampata d'ordine dell'illustr. e reverend. monsignore arcivescovo abbate don Giovanni Ruano ..., Palermo, nella stamperia d'Agostino Epiro, 1702, pp. 110–114.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]